Disturbi
del sonno

OSAS: Sindrome delle apnee
ostruttive nel sonno

La Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.

La terapia con apparecchi dentali (bite) o con interventi di chirurgia Maxillofacciale è indicata sia per pazienti con russamento semplice o apnea lieve, che non rispondono alle tradizionali soluzioni (perdita di peso o cambiamento della posizione nel sonno), sia per pazienti con apnea ostruttiva moderata che siano intolleranti o rifiutino altri trattamenti.

La sindrome delle apnee notturne di tipo ostruttivo è una patologia cronica caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione – parziale o totale – delle vie aeree superiori.

La diagnosi tempestiva è fondamentale, perché nel lungo periodo tale disturbo può aumentare il rischio di infarto, ictus, diabete, aritmie o altre anomalie cardiache. Tra i trattamenti, oltre al cambiamento delle abitudini alimentari e del sonno, lo specialista può consigliare l’impiego di bite, di farmaci o terapie chirurgiche, come la correzione del setto nasale o l’asportazione delle tonsille ipertrofiche.

Gnatologia e
disturbi del sonno

Il sistema masticatorio è molto complesso, costituto da numerosissimi muscoli e alcuni di questi partecipano alle catene posturali corporee. I muscoli sono i motori delle articolazioni e i muscoli della bocca sono in stretto rapporto non solo con l’articolazione tempo-mandibolare ma anche con la colonna vertebrale, soprattutto nella parte cervicale. Squilibri dei muscoli masticatori possono così diffondersi lungo le catene posturali, andando ad interessare talvolta l’intero organismo.

Bruxismo

Il Bruxismo è un’attivazione ritmica dei muscoli masticatori caratterizzata dal serramento della mandibola.
Le cause del bruxismo sono sconosciute: ansia e stress sono due fattori di rischio probabili anche se ancora manca la prova definitiva.
Le conseguenze del bruxismo sono rappresentate da usura dentale, frattura dei denti, frattura degli impianti, mal di testa, dolore nella regione della faccia, limitata apertura della bocca da dolore muscolare o da dislocazione dell’articolazione temporomandibolare.
Circa il  18% dei bambini presenta bruxismo del sonno. Questa percentuale è di circa l’8-12% nella popolazione adulta e scende al 3% tra gli anziani.

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